Massimo Santin è un nostalgico delle vecchie calcolatrici (soprattutto HP) ma non disprezza le nuove.
Per sbarcare il lunario è costretto ad una seconda vita: e quindi deve lavorare su sistemi molto più complessi J2EE e .NET, multipiattaforma e su Windows, on premise o on cloud, su sistemi in grado di far collaborare persone, organizzazioni e macchine, in architetture orientate ai servizi (SOA) con un approccio metodologico basato sui processi aziendali. Per saperne di più di questa sua altra vita visitate il sito della sua azienda Tempestive.
Se volete comunicare con lui scrivetegli a massimo.santin@gmail.com.
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©2007 Massimo A. Santin (il copyright sulla poesia è di Alice Santin)