Riparare le vecchie calcolatrici non è facile. I guasti di solito sono di quattro tipologie:
Accade di rado ma se si ricade nel primo caso e l'elettronica è saltata di solito non è possibile fare nulla: i circuiti integrati non si riparano con mezzi normali.
Le interruzioni elettriche sono dovute a fili o piattine tranciate, a piste di rame interrotte e elettrodi di contatto rovinati (magari da una batteria esaurita che li ha corrosi con il proprio acido). In questo caso, se si riesce ad individuare l'interruzione, si usa soprattutto il saldatore a stagno.
Di solito invece i problemi maggiori sono dovuti all'ossidazione, dovuta ad una errata conservazione dell'oggetto, e contro i suoi effetti è molto difficile rimediare. Si cerca di capire con una ispezione visiva dove sono ubicati i danni. Poi si cerca di riparare usando vari strumenti "sofisticati" come la gomma da cancellare, delle buone colle (per reincollare le piste al proprio posto), lo stagno e il saldatore, un raschietto. Se è la tastiera ad avere problemi allora a volte basta pulire bene i contatti. Se questo non funziona è molto difficile rimediare.
Le batterie esaurite possono essere un problema perché spesso si tratta di elementi al NiCd fuori produzione. A volte è possibile ricostruirle utilizzando normali elementi (AA o AAA) ma altre volte non è così facile. E purtroppo alcune calcolatrici non sono in grado di funzionare senza batterie neanche se collegate al proprio alimentatore.
Un'ultimo problema da non sottovalutare è l'apertura e la chiusura della calcolatrice. Sembra banale ma spesso non lo è: farlo nel modo scorretto può comportare, ad esempio, danni fisici allo chassis a cui è difficile rimediare.