Design ed estetica

Il design delle calcolatrici programmabili tascabili ha sempre dovuto conciliare usabilità, portabilità, autonomia e potenza. Le calcolatrici sono semplici, secondo il metro di giudizio attuale. In realtà per il tempo alcune di loro erano estremamente complesse (e molti dei modelli che posseggo lo dimostrano). Però la potenza era qualcosa di afferrabile dall'utilizzatore. Lo stesso procedimento di calcolo richiedeva una discreta comprensione del problema e dell'algoritmo che si andava a utilizzare per risolverlo.

Oggi non è più così: i computer, che hanno sostituito la calcolatrice in molti campi relativi al calcolo, sono estremamente potenti e i programmi prodotti da pochi esperti. L'utilizzatore, anche tecnico, è una persona che inserisce i dati, aspetta la risposta, utilizza la risposta. Anche le calcolatrici in parte si sono trasformate in questo modo. Le più potenti sono in grado di effettuare calcoli complessi simbolici o simulazioni o anche di funzionare come PDA (con agenda, rubrica e calendario). Se, da una parte, questo permette di costruire soluzioni estremamente innovative e complesse, dall'altra non aumenta la comprensione di ciò che accade sotto il livello di percezione. Secondo qualcuno questo è male ma del resto anche quando le tabelle dei logaritmi e dei seni e coseni sono andate in pensione si facevano gli stessi discorsi. Però penso che nessuno senta la mancanza di questi vecchi strumenti. E' inevitabile che l'uomo perda con il tempo alcune abilità di basso livello e si dedichi a cose più interessanti e nuove. Il punto è quanto basso è il livello.

In ogni caso riprendendo in mano alcuni di questi oggetti non si può non ammirarne il design. Le tastiere e i display sono veramente di elevata qualità. E ci sono finezze interessanti come la bombatura della linea delle calcolatrici tipo la HP 34C che alleggerisce il peso di una linea troppo squadrata. O gli arrotondamenti del corpo dei modelli più grandi che permettono di tenere con una mano l'oggetto e digitare sulla tastiera con l'altra.

E non bisogna trascurare quella parte di elettronica che non ha a che fare con i processori, la memoria o i display. Il sistema di accumulatori ricaricabili che usiamo sugli attuali personal computer non ricorda il sistema di alimentazione (con batterie al nickel-cadmio) di una HP 34C? E le custodie di alcune delle macchine più vecchie (ma non solo)?

In ogni caso per ricordare questi vecchi tempi più semplici, questo sito ha una presentazione minimale. In realtà utilizza fogli di stile, divisioni, pochissime tabelle (e dove servono), nessun frame. La navigazione è ridotta ai minimi termini e si dovrebbe leggere più come un libro.

In effetti quello che ho cercato di fare è di simulare un ambiente cartaceo basato su stampanti di vecchio tipo. Lo si vede dal tipo di impaginazione, dalla scelta dei caratteri e dei colori.

Così facendo spero di riprendere in mano lo spirito del tempo riguardo alle calcolatrici. Si lavorava con stampanti ad aghi o termiche, moduli continui, caratteri non giustificati, BBS, modem a 300 baud, listati di programmi copiati e inseriti a mano.

Una ultima nota riguarda la qualità delle foto che non è altissima per due motivi: occupare meno banda durante i download ed evitare che persone con pochi scrupoli le utilizzino su siti di aste online per pubblicizzare i propri prodotti in modo truffaldino (c'è gente che fa anche questo, purtroppo).