HP 41CV

MODO FUNC PRGM APPS UI EXP MEDIA SCORE
RPN 3,5 4 4 2,5 5 3,80 3,00

Questa calcolatrice è fondamentale. E' un punto importante nella storia che voglio raccontare perché le calcolatrici della serie HP 41 sono state probabilmente l'apoteosi della calcolatrice tascabile programmabile. Dopo di queste sono usciti altri modelli e famiglie ma, oramai, il PC stava prendendo il sopravvento e stava sostituendo la calcolatrice in molti campi applicativi.

Per me la 41 era un oggetto inarrivabile visto il costo elevato. In effetti all'università gli studenti possessori di questa fantastica macchina erano gli studenti ricchi. C'è da dire che due tre anni prima nel 1980 questa calcolatrice costava quasi 500.000 lire ed era una macchina assolutamente professionale sia nelle funzionalità sia nel mercato a cui si rivolgeva.   

La HP 41C/CV/CX era programmabile, alfanumerica, potente, espandibile e collegabile ad una notevole serie di altri strumenti. Aveva 4 slot di espansione dove si potevano inserire vari tipi di moduli come espansioni RAM, moduli di programmi, periferiche come lettori di schede magnetiche e, soprattutto, il modulo HP IL. HP IL è un meccanismo che HP aveva inventato per collegare vari elementi tra di loro. Oltre alla HP 41 (e ai pocket computer di HP) c'erano registratori di dati a cassette, seriali, stampanti, video, strumenti di misura (trattandosi di HP questo è ovvio), floppy disk, lettori di codici a barre, schede HP IL per PC.

Il caricamento del software nella macchina poteva utilizzare vari meccanismi oltre alla tradizionale tastiera: un modulo programmato da un produttore (HP ne aveva diversi), il lettore di schede magnetiche, il registratore a cassette o mediante la lettura di codici a barre tramite un lettore a forma di penna.

La programmazione RPN ha probabilmente raggiunto il livello massimo con questa macchina (se si esclude la 42S che è un modello successivo che copia esplicitamente il modello di programmazione di questa). Il sistema era pure in grado di ottimizzare i salti alle etichette grazie a tecniche specifiche dei compilatori. Oltre ai loop, ai salti condizionali, alle etichette alfanumeriche, era molto interessante la funzionalità di indirizzamento indiretto esteso a tutti i registri e alla maggior parte delle funzioni. Ma la HP 41C/CV/CX era anche l'ideale per gli appassionati di hacking. Alcune persone avevano scoperto che era possibile inserire dei codici di istruzioni non contemplati grazie ad una tecnica denominata "syntetic programming". In giro si dice che questo sia stato possibile grazie ad aiuto non ufficiale da parte di personale HP. Il fatto è che questa tecnica produceva risultati utili espandendo ulteriormente le capacità "ufficiali" del calcolatore.

L'interfaccia utente merita un'attenzione particolare. Oramai le calcolatrici avevano troppe funzioni per il numero di tasti disponibili sulla tastiera e HP, anche per risolvere questo problema, introdusse con questo modello un registro e una tastiera alfanumerica. Era possibile eseguire qualsiasi funzione e qualsiasi programma digitando il nome sul display alfanumerico (non a matrice di punti ma LCD con cifre a 14 segmenti). Per rendere più veloce l'utilizzo era anche possibile riprogrammare la tastiera e l'applicazioni di mascherine scrivibili dall'utente su quest'ultima permetteva di ricordare le assegnazioni. La stessa digitazione era comunque semplificata da accorgimenti particolari (come l'esecuzione delle funzioni tramite il tasto XEQ all'uscita dalla modalità alfanumerica). 

HP 41CV
Calcolatrice RPN alfanumerica con funzioni scientifiche, statistiche a 2 variabili, 319 registri, dai 1000 ai 2000 passi di programma (istruzioni a lunghezza variabile), 56 flag, 10 test condizionali, 6 livelli di subroutine, espandibile via moduli e tramite modulo HP IL opzionale, lettore di schede magnetiche, diverse periferiche.